Che cosa è un'insieme?
In matematica si usa la parola insieme
per indicare un raggruppamento si elementi,questi elementi possono
essere di diversi tipi:oggetti,individui,simboli,numeri,figure
geometriche ecc. Devono essere ben definiti e distinti tra di
loro,distinguibili e supposti immutabili nel tempo (benché nel campo
reale e del linguaggio ordinario non sia sempre così).
La nozione quindi di insieme e di
elementi di un'insieme sono detti concetti primitivi,ovvero non
ulteriormente definibili mediante concetti più semplici né
riconducibili a altri concetti definiti in precedenza. Un oggetto
quindi si dirà definito solo se di esso è possibile
inequivocabilmente decidere se esso appartiene all'insieme o pure no.
Esempi
1)L'insieme delle vocali dell'alfabeto
italiano
2)L'insieme degli stati europei
3)L'insieme dei punti di un piano
4)L'insieme delle frazioni 2/3; 3/5;
4/7
5)L'insieme dei numeri interi relativi
6)L'insieme costituito dalla luna,dal
sole,da Roma e dalla Toscana.
7)L'insieme dei fiumi d'Italia più
lunghi di 200 Km
Cosa non è un'insieme?
Facciamo subito un'osservazione
d'obbligo per la 7 ,essa cosi come scritta costituisce un'insieme
perché la definizione non è equivoca ovvero esiste o si conviene un
criterio per il quale definire la grandezza dei fiumi d'Italia (più lunghi di 200 Km) benché discutibile:perchè proprio 200 km?,non
sarebbe invece un insieme un enunciato del tipo:
8)I fiumi più grandi d'Italia.
Perché la 8 non è un insieme?Perché
all'interno dell'asserto non c'è una definizione indicativa, o un
criterio univoco che permetta di qualificare o giudicare la parola
<<Grande>>.Cosi allo stesso modo,non può essere
considerato un'insieme,in matematica,quello degli <<Studenti
più intelligenti dell'università>>,a meno che non si abbia un
criterio per il quale si sia convenuto per il quale sia possibile
usare la parola “intelligenti,ad esempio,uno potrebbe essere che
abbiano superato più esami in un anno nel minor tempo possibile.
Questo porterà a ulteriori sviluppi concettuali che metterò ,in seguito, nel tag
fallacie, riguardante esattamente quelle che vengono definite
fallacie per ambiguità,che sono poi anche alla base di un discorso
sofistico e ingannevole,oltre che fonti di paralogismi involontari,e
di quanto sia importante definire questi gruppi di termini
nella maniera più univoca possibile per non incorrere noi stessi a
paralogismi. Questo ci riamnderà a discorrere su cosa sia una
definizione di un termine,o meglio su cosa sia esattamente una
definizione in se stessa,passando quindi dalla teoria ingenua degli
insiemi alla linguistica. Ovviamente nel linguaggio comune
ordinario,si può continuare a parlare di “grandi fiumi”,”persone
intelligenti”,ma sarebbe sempre meglio capire il criterio con cui
si decide la validità dei termini,per esempio riprendendo un
concetto di P.F Strawson,sarebbe corretto “tracciare i confini”
univoci per cui il termine è corretto o può essere
insiemisticamente possibile,anche con certe somiglianze tra un
termine e l'altro,benché questa somiglianza spesso nonostante gli
sforzi può riuscire fuorviante o frustrata come lo stesso Strawson
fa notare. 1
Continuando il discorso,se gli elementi
di un'insieme sono di numero illimitato,l'insieme si dirà finito
viceversa se gli elementi di un insieme sono di numero limitato
allora si parlerà di insieme finito.Sono insiemi finiti:1)2)4)6)7),sono invece insiemi infiniti 3) e 5)
Come si indicano gli insiemi:
Gli insiemi generalmente si indicano
con lettere maiuscole:A,B,C,D...X,Y..;
Gli elementi invece di un insieme si
indicano con lettere minuscole a,b,c...x,y...
La relazione che vige primariamente tra
elementi e insieme è la relazione di appartenenza e si indica con il
simbolo:
che significa appartenenza e che si legge “a appartiene ad A”,l'elemento a appartiene all'insieme A.
Mentre per indicare che un elemento x
non appartiene all'insieme A avremmo
che si legge: “ x non appartiene ad
A”.
Bene,concludo qui il post di
“Brevissima introduzione alla teoria degli insiemi”,per chi lo
leggerà ,non ditemi che è incomprensibile e che è difficile da
capire.
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Note:
1 P.F Strwason; “Introduzione alla
teoria logica” (pg 9/10)
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